Clematidi

Clematis pianta rampicante

La potatura delle clematidi, è una pratica molto importante in quanto ci permette di lavorare bene sulla fioritura oltre che sulla struttura della pianta stessa. Importante dire che la pianta viene suddivisa per comodità in tre gruppi di potatura, così da poter lavorare in modo preciso e accurato, per garantire una resa perfetta!

Clematis e potatura

Le Clematidi appartengono al genere “Clematis” che racchiude in sé molte specie oltre a centinaia di cultivars. 

Sono tutte piante perenni che sopportano molto bene le basse temperature, anche sotto lo zero. 

Offrono fioriture spettacolari che coprono un lungo periodo dell’anno. La maggior parte delle specie hanno portamento rampicante, grazie al picciolo fogliare che si avvolge saldamente su qualsiasi supporto incontri a suo favore, sono piuttosto anarchiche se perse di vista.

Per questi motivi, è fondamentale, tenerle sotto stretta osservazione e attuare periodicamente, interventi di manutenzione, in grado di far crescere la pianta in modo sano. 

Come detto in precedenza, la potatura viene divisa in tre gruppi:

gruppo 1 potatura
gruppo 2 potatura
gruppo 3 potatura

Infine, le erbacee, quali heracleifolia, diversifolia, integrifolia, perdono la parte aerea in inverno quindi la potatura non è necessaria. Limitarsi solo a togliere il secco.

Quali sono le malattie delle clematis?

Le Clematidi possono subire attacchi di varia origine che riscontriamo comunemente anche su altre piante da fiore.  Ad esempio chiocciole e lumache, golose dei germogli e foglie tenere. 

Forbicine, ghiotte dei fiori, oppure afidi e oziorrincoMal bianco, tipica muffa che si presenta in condizioni di caldo e umido eccessivo. 

Ma la più fastidiosa malattia di origine fungina è quella chiamata WILT o seccume delle Clematidi.  Una malattia davvero terribile per le clematis, in quanto nel giro di poche ore, la pianta collassa e secca.

clematis malattie

Niente paura però, soprattutto per i principianti.  L’aver operato nel modo giusto durante l’impianto ci aiuterà per un’eventuale rinascita.

La pianta dovrà essere tagliata a zero e attendere che “ributti” da sotto terra.

Importante: l’apparato radicale delle piante di Clematis vanno protette dal caldo e dal freddo con una buona pacciamatura di paglia o foglie secche.

Inoltre, si possono attuare anche trattamenti di prevenzione con prodotti specifici, che si ricorda, vanno effettuati lontano dal periodo della fioritura, per evitare di arrecare danni anche agli insetti impollinatori.

Clematis fioritura

clematis fioritura
fioritura clematidi

Il momento migliore per mettere a dimora una clematide è l’autunno, ma anche l’inizio della primavera.

Nella scelta del posto è da tenere presente che essendo piante di origini boschiva, è importante che le radici si trovino in situazione di ombra e umidità mentre la parte aerea in penombra, preferibilmente sole mattutino. 

Scavare una buca profonda almeno 50 cm, sul fondo lavorare del materiale per facilitare il drenaggio, come ghiaia, pomice, argilla espansa e poi inserire nella buca del materiale organico, come letame maturo o cornunghia, per favorire così il nutrimento negli anni a venire.

Coprire con uno strato di terriccio il nutrimento organico e posizionare la clematide scelta con il suo pane di terra precedentemente immerso in acqua per alcuni minuti. Si consiglia di riempire la buca con del terriccio mischiato alla terra da giardino, in quanto quest’ultima, generalmente nel nostro paese, è un po’ troppo pesante e potrebbe creare ristagno idrico oltre a compattarsi troppo, soffocando la pianta. Annaffiare bene e ricordarsi che soprattutto in estate bevono molto. 

Per aiutarle é molto utile interrare al momento dell’impianto vicino alla clematide, una bottiglia messa a testa in giù, aperta sul fondo, oppure un vaso vuoto, che permetteranno all’acqua di raggiungere più facilmente anche la parte bassa delle radici.

Ottimi risultati anche in vaso: Infatti, per chi non ha spazio in giardino, la coltivazione in vaso rappresenta una valida alternativa.Tenere presente che come profondità minima consiglio almeno 45-50cm. 

Per il resto vale quanto detto sopra per la coltivazione in piena terra. Tutte attenzioni necessarie per almeno i primi due anni in quanto la pianta deve assestarsi.

Seguendo questi piccoli consigli di messa a dimora, la pianta avrà una fioritura sana e perfetta!

Clematide rampicante: aspetti botanici

Le Clematidi appartengono al genere “Clematis” che racchiude in sé

molte specie oltre a centinaia di cultivars. Si tratta di piante perenni che sopportano molto bene le basse temperature, anche molto sotto lo zero. 

Offrono fioriture spettacolari che coprono un lungo periodo dell’anno. Solitamente hanno tutte un portamento rampicante, grazie al picciolo fogliare che si avvolge saldamente su qualsiasi supporto incontri a suo favore, sono piuttosto anarchiche se perse di vista. 

Nella migliore tradizione inglese le clematidi, vengono spesso fatte salire su piante ospite come rose, arbusti e conifere,dando origine a bei contrasti di colore, altre invece, sono di natura erbacea. 

In inverno, la parte aerea muore e rigetta da terra ai primi tepori primaverili. Generalmente, vengono utilizzate nelle bordure miste, anche

se sono comunque molto belle da utilizzare come esemplari singoli.

La diversità della forma del fiore è un altro carattere distintivo. 

Varie forme, dalle classiche a quelle a tulipano, a campana, a petali ricurvi, a mazzi e corimbi, talvolta capaci di proiettarci in immaginari fiabeschi.